L’Altopiano di Asiago: “Per non dimenticare”

06/06/2025 07:00

Dal 6 all’8 giugno

Le popolazioni dell’Altopiano dei Sette Comuni il 23 maggio del 1915 venivano informate che l’esercito italiano si sarebbe recato sul territorio e aveva necessità di “…sentirsi sorretto dalla nazione…tutti anche donne, vecchi e fanciulli potevano trovar modo di rendersi utili all’esercito e al paese…”. Era il momento in cui l’Italia entrava in guerra al fianco dell’Intesa, dopo un anno in cui era rimasta neutrale. Tra il 15 Maggio e il 27 Giugno del 1916 i comandi Austro-Ungarici iniziano i loro attacchi con quella che passerà alla storia come “Strafexpedition”, una spedizione punitiva per il tradimento della Triplice Allenza che vedeva l’Italia al fianco di Austria e Germania. Quei territori baciati dalla bellezza della natura diventarono campi di battaglia in una guerra di montagna che si trasformò presto in una guerra di posizione e di trincee, dove si combattè, da ambo le parti, per la conquista di un palmo di terra. Questo altopiano, dove la natura ancora ci affascina, pur mantenendo gli ampi panorami, ha cambiato la sua morfologia, le montagne si presentano solcate dalle numerose trincee e scavate da gallerie, ed è divenuto un luogo “Sacro” in ricordo di quello che fu uno dei teatri più spietati della Grande Guerra, oggi un Museo a cielo aperto “Per non dimenticare”.
Direzione escursione: Pierluigi Stagi, Chiara Castellani, Ceppatelli Patrizia, Roberto Santiccioli
Trasferimento: pulmini autogestiti.

Pernottamento: Hotel Milano Asiago

Venerdì 6 Giugno
Monte Fior e Castelgomberto

Questi luoghi della Grande Guerra sono ben descritti nel libro di Emilio Lussu “Un anno sull’Altipiano”, battaglie cruente che iniziano nel giugno 1916 durante la Strafexpedition e terminano nel dicembre del 1917 con la vittoria degli austro-ungarici sul sistema defensivo italiano delle Malette di Foza. L’escursione parte dalla Malga Slapuer e prosegue su Monte Castelgomberto e Monte Fior in un dedalo di trincee fino alla Città di Roccia. Quest’ultima, caratterizzata dalla presenza di rocce calcaree sottoposte al fenomeno del carsismo, presenta formazioni rocciose a campi carreggiati e a pile di libri dove sono individuabili finestrelle, anche queste testimonianza di postazioni militari.
Difficoltà sentiero: E
Lunghezza: 6.5 Km
Dislivello: +/- 260
Durata: 3/4 ore
Difficoltà percorso: media
Attrezzatura obbligatoria: scarponi alti da montagna con suola scolpita

Sabato 7 Giugno
Monte Ortigara

La Battaglia dell’Ortigara del 10-29 Giugno 1917 è passata alla storia come “Calvario degli Alpini”. Questa montagna, più di ogni altra, presenta balze rocciose martoriate da scavi, trincee, grotte e gallerie che ci raccontano una delle battaglie più tragiche della Grande Guerra, sia per il numero di morti sia per il fatto che non riuscimmo a sfondare le linee. Oggi è un’area “Sacra” dove nel 1920 l’Associazione Nazionale Alpini ha eretto la Colonna Mozza come ricordo dei tragici eventi. La nostra escursione presenta piccoli tratti attrezzati con corde e parte dal piazzale Lozze e si dirige sulla cima della Caldiera e del Monte Ortigara per chiudersi infine ad anello. La Battaglia dell’Ortigara del 10-29 Giugno 1917 è passata alla storia come “Calvario degli Alpini”. Questa montagna, più di ogni altra, presenta balze rocciose martoriate da scavi, trincee, grotte e gallerie che ci raccontano una delle battaglie più tragiche della Grande Guerra, sia per il numero di morti sia per il fatto che non riuscimmo a sfondare le linee. Oggi è un’area “Sacra” dove nel 1920 l’Associazione Nazionale Alpini ha eretto la Colonna Mozza come ricordo dei tragici eventi. La nostra escursione presenta piccoli tratti attrezzati con corde e parte dal piazzale Lozze e si dirige sulla cima della Caldiera e del Monte Ortigara per chiudersi infine ad anello.
Difficoltà sentiero: E
Lunghezza: 9 Km
Dislivello: +/- 580
Durata: 4/5 ore
Difficoltà percorso: media
Attrezzatura obbligatoria: scarponi alti da montagna con suola scolpita

Domenica 8 Giugno
Forte Verena

Tra la fine dell’800 e gli inizi del 900 i territori di confine tra l’Impero Austro-Ungarico e il Regno d’Italia divennero un enorme cantiere per la realizzazione di una cintura di opere di fortificazione. I Forti Corbin, Campolongo e Verena facevano parte dello sbarramento Agno-Assa e costituivano una delle più moderne realizzazioni dell’ingegneria italiana. Nonostante questo, allo scoppio della guerra, i forti si rivelarono inferiori rispetto all’evoluzione delle artiglierie. Il Forte Verena, che all’alba del 24 Maggio 1915 sparò il primo colpo di cannone “intonando l’inno di guerra”, fu colpito nel giugno dello stesso anno da un devastante colpo di granata. “Il dominatore dell’altopiano”, così chiamato dagli austro-ungarici, terminava il suo ruolo di difesa e veniva disarmato. La nostra escursione parte dal Centro Fondo Campolongo e sale al Forte Verena per terminare con un anello interrotto al Centro Sportivo Campolongo.
Difficoltà sentiero: E
Lunghezza: 11 Km
Dislivello: +480/- 390
Durata: 4/5 ore
Difficoltà percorso: media
Attrezzatura obbligatoria: scarponi alti da montagna con suola scolpita

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